Oltre un milione per il Piano di diritto allo studio

L’assessora Lara Maccarini illustra le caratteristiche del Piano di Diritto allo Studio, approvato dal Consiglio comunale lo scorso 15 ottobre.

Quali sono le novità di questo Piano di Diritto allo Studio?

Il Piano di Diritto allo Studio del corrente anno scolastico cerca di accompagnare la scuola nel ritorno alla “normalità” post Covid. Abbiamo stanziato specifici fondi per potenziare alcuni servizi, come quello della mensa, che per un giorno settimanale è gestito dal Comune, cosa che permette di accogliere tutti coloro che si sono iscritti nei termini e di mantenere preziose ore di compresenza. Attualmente – tra infanzia e primaria – abbiamo oltre 450 iscritti al servizio e sappiamo che il bisogno è costantemente in crescita: per questo realizzeremo due nuovi spazi destinati a mensa. 

Quest’anno siamo anche riusciti a far ripartire il servizio di pre e post scuola all’infanzia statale, che era stato interrotto durante la pandemia per l’esigenza di mantenere le “bolle”. Si tratta di un’importante proposta che permette ai genitori che lavorano di scegliere la scuola statale, rendendo più eterogenee le classi delle due scuole dell’infanzia del territorio. Pur avendo pochi iscritti (mezzani e grandi che necessitavano del servizio si sono iscritti nei precedenti anni alla scuola paritaria), contiamo di mantenerlo finché non si tornerà a regime sul triennio completo.

Ci sono stanziamenti specifici ancora dovuti alla pandemia?

Sì, per quanto riguarda l’uscita dalla pandemia, abbiamo stanziato fondi appositi per potenziare l’offerta formativa dell’Istituto comprensivo, anche attraverso un corso di formazione per i docenti. Abbiamo mantenuto anche lo stanziamento straordinario, relativo al funzionamento dei due nidi convenzionati, che riceveranno 55.000 € di contributi comunali in più, da aggiungersi al contributo ordinario già stanziato con la convenzione zerosei. Sempre per quanto riguarda i nidi e in attesa dell’apertura dello specifico servizio comunale, per supportare le famiglie, il Comune per il settimo anno di fila ha aderito alla misura “Nidi gratis”: parte della retta è a carico di Regione, parte a carico dell’INPS e parte viene sostenuta dal Comune.

Quali sono le spese ordinarie più significative nel Piano di Diritto allo Studio?

Quasi la metà delle risorse totali, cioè 480.000€, di fatto serve per sostenere il servizio di assistenza educativa scolastica rivolto alle bambine e ai bambini con disabilità. Si tratta di un investimento ingente che riguarda 68 alunne e alunni, un numero che ogni anno cresce e ci pone di fronte a un necessario ripensamento rispetto all’inclusione scolastica e al ruolo dei Comuni, che di fatto, soprattutto in Lombardia (una delle regioni in cui vengono concesse meno ore di insegnanti di sostegno), si trovano a sopperire – nel percorso scolastico di queste bambine e bambini – alle mancanze di docenti di sostegno.

Le risorse stanziate riguardano solo le scuole statali?

No, il nostro Comune lavora per garantire a bimbe e bimbi l’accesso anche alle scuole dell’infanzia paritarie del territorio, dato che la scuola dell’infanzia statale non può ospitare tutti e che il pluralismo nell’offerta educativa è sicuramente una ricchezza per la nostra comunità. Abbiamo quindi stanziato 90.000 € per l’abbattimento rette del polo zerosei paritario, a cui si aggiungono altri 7.000 € per ridurre le rette alle famiglie con ISEE più basso.

I fondi finanziano soltanto il funzionamento delle scuole?

No, con le risorse messe in campo si finanziano numerosi progetti di ampliamento dell’offerta formativa che le scuole hanno predisposto, spesso attraverso la presenza di esperti. A questi fondi si aggiungono le risorse che finanziano il progetto del Consiglio comunale dei ragazzi, quelle per le borse di studio, per l’extrascuola, contro il cyberbullismo e il progetto lettura. Con la collaborazione dell’Associazione Comitato Genitori stiamo anche cercando di far ripartire il piedibus.

In che cosa consistono gli interventi straordinari sugli edifici scolastici?

I fondi che ci siamo aggiudicati lo scorso anno sono confluiti nei progetti del PNRR. L’estate prossima effettueremo quindi un intervento di efficientamento energetico del plesso primaria per 885.000 € e daremo avvio ai lavori per trasformare la scuola secondaria in un edificio quasi a emissioni zero, anche attraverso i finanziamenti del GSE. Questo intervento si aggira intorno ai 2,5 milioni di euro, interamente coperti da contributi.  L’obiettivo è garantire il massimo benessere di bambini e insegnanti che ogni giorno passano molto tempo in questi edifici, che potranno diventare così ancora più ospitali. Sempre l’estate prossima partiranno i lavori per l’ampliamento della scuola dell’infanzia statale, con la realizzazione della nuova mensa e del nido comunale per oltre 3 milioni di euro. Infine, come anticipato, abbiamo partecipato al bando per realizzare una nuova mensa scolastica con fondi PNRR e ci siamo aggiudicati 720.000€, con i quali realizzeremo questo edificio vicino all’auditorium. 

È soddisfatta di questo Piano di Diritto allo Studio?

Sono soddisfatta del percorso fatto per arrivare a questo piano. Non è stato semplice riuscire a garantire tutti i servizi e per questo dobbiamo ringraziare tutti gli attori coinvolti, a partire dalle scuole, le cooperative sociali che lavorano con noi, la ditta che gestisce la ristorazione e quella del trasporto scolastico, oltre ai numerosi volontari che ruotano intorno a questo mondo. Una collaborazione fondamentale per raggiungere l’obiettivo che tutti abbiamo a cuore: garantire i migliori servizi per i più piccoli e per le loro famiglie.

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