Centro natatorio: una spada di Damocle sul bilancio e sul futuro del nostro paese

Come avevamo previsto e come era logico che fosse, vista l’incapacità da parte dell’Amministrazione di trovare una soluzione al problema delle piscine in un anno di tempo, con comunicazione arrivata il 27 ottobre il Credito Sportivo (ICS) ha posto al Comune di Cologno al Serio come termine ultimo per il pagamento degli insoluti (di 498.700 €) e per l’accollo del mutuo il 12 dicembre 2014. Se entro tale data il Comune non avrà dato riscontro alle richieste dell’ICS, quest’ultimo provvederà a escutere la fideiussione solidale, improvvidamente prestata dalla maggioranza a garanzia dell’intero importo dei lavori di 8,7 milioni di euro (mai conclusi ma interamente liquidati).

Grande è la preoccupazione, a quanto pare soltanto fra i dipendenti del nostro comune, per la tenuta del bilancio: la Responsabile dell’area finanziaria, rag. Bernini, il 17 novembre ha scritto una lettera all’Amministrazione, chiedendo di ottemperare alle richieste dell’ICS entro il 21 novembre, procedendo all’accollo del mutuo, per riuscire a rispettare i tempi previsti dalla normativa (30 novembre) per l’approvazione dell’assestamento di bilancio. Anche il revisore dei conti, dott. Arzilli, con lettera del 13 novembre all’Amministrazione, ha ribadito che la data del 12 dicembre è da ritenersi indifferibile e che l’Amministrazione deve al più presto assumere le relative decisioni.

E che cos’ha fatto finora la maggioranza? Niente! Sta giocando sull’orlo del precipizio, sperando che l’ICS conceda un’ulteriore proroga (con relativo aumento dei costi e degli interessi), per prendere tempo nel tentativo di scaricare sulle future amministrazioni la gestione di un problema che non è stata in grado di risolvere in tredici mesi! Se non dovesse esserci alcuna proroga e il Comune non avesse previsto a bilancio l’accollo del mutuo, nonostante le richieste dell’ICS, della Responsabile dell’area finanziaria e del Revisore dei conti, il bilancio non rispetterebbe il patto di stabilità, delineando una situazione di gravissima criticità per il nostro Comune.

Riteniamo sconcertante che neppure di fronte a simili ultimatum l’Amministrazione abbia ancora preso una decisione responsabile e coerente con gli impegni che si era assunta.

Qui sotto, i documenti citati nel post.

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Lettera ArzilliLettera Bernini

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