Consiglio comunale dell’11 novembre: una sintesi

Qui sotto trovate la sintesi del Consiglio comunale dell’11 novembre scorso; se volete, potete scaricarla in formato pdf

ORDINE DEL GIORNO

1) Lettura e approvazione dei verbali delle deliberazioni adottate nella seduta del 7.10.2011.

2) Approvazione del regolamento per l’istituzione ed il funzionamento del Consiglio tributario (art. 18, comma 2, decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito in legge n. 122/2010).

3) Proposta di approvazione del nuovo statuto di CO.SI.DRA. SpA.

SINTESI

1)Lettura e approvazione dei verbali delle deliberazioni adottate nella seduta del 7.10.2011.

I Verbali vengono approvati all’unanimità.

2) Approvazione del regolamento per l’istituzione ed il funzionamento del Consiglio tributario (art. 18, comma 2, decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito in legge n. 122/2010)

Il consiglio comunale è iniziato con la lettura, da parte della responsabile dell’area finanziaria rag.  Gabriella Bernini, della relazione sull’istituzione del Consiglio Tributario (d’ora in poi, CT) e del suo regolamento. Esso è un organo consultivo dell’amministrazione comunale chiamato a collaborare nello svolgimento dei compiti connessi alla partecipazione all’accertamento fiscale e contributivo (comunicazioni del reddito utile dei soggetti passivi all’Agenzia delle Entrate, deliberazioni con l’Agenzia del Territorio sui fabbricati in catasto, etc.): dovrebbe essere composto da 3 membri, incluso il Presidente. La rag. Bernini precisa che se il CT viene istituito entro il 2011, per il successivo triennio 2012-2014 il Comune potrà ottenere il 100% delle somme fiscali e previdenziali accertate e riscosse.

ProgettoCologno ritiene opportuna la sua istituzione poiché, in un momento di forte difficoltà economica per gli Enti locali, il Ct porterebbe entrate significative, ma sottolinea alcune criticità riscontrate nel regolamento oggetto di discussione. Tra queste: la mancata definizione dell’identità e l’inutilità di un organo che, sulla carta, esiste dal 1945, ma che non è mai stato istituito (non vengono tra l’altro specificate le finalità a scopo di contrasto all’evasione fiscale); le criticità socio-politiche, essendo attribuito a persone “comuni” il compito di scovare l’evasione fiscale magari di individui conosciuti personalmente; la mancanza di una tutela legale per i componenti del CT, nel caso di contenziosi; la scarsa chiarezza nella definizione dei criteri di scelta dei componenti del CT; la mancata correlazione tra il compito del CT e il lavoro dei funzionari comunali, rischiando sovrapposizioni o dimenticanze; i dubbi sulla possibile politicizzazione del CT, con persone nominate dal Consiglio comunale, in virtù anche della non definizione delle competenze necessarie per i componenti del CT; la mancanza della definizione della modalità di nomina del Presidente; l’ambiguità sulla presenza del Sindaco; il compenso del CT stabilito in modo proporzionale agli accertamenti effettuati.

Alla luce di tutte queste criticità, progettoCologno propone che il CT sia meno legato all’azione politica e che quindi sia composto da funzionari comunali, legalmente riconosciuti, per agire in libertà e autonomia favorendo un ritorno economico maggiore.  ProgettoCologno chiede in seguito di sospendere l’approvazione del regolamento, di confrontarlo con la bozza di regolamento di CT composto da tecnici, presentata dall’ANCI dell’Emilia Romagna, e di rimandare l’approvazione a un altro Consiglio comunale, comunque entro il 31 dicembre.

Di fronte a questa posizione la maggioranza si divide: il vicesindaco Legramanti sottolinea che la scelta di far eleggere al Consiglio comunale privati cittadini per il CT era nata per concedere maggior partecipazione alla minoranza, mentre l’idea originaria era di scegliere proprio i funzionari, opzione da lui stesso condivisa. I consiglieri Cavalleri e Boschi invece non sono d’accordo: a questo punto viene richiesta una sospensione del consiglio di dieci minuti in modo che la maggioranza possa contrattare la posizione unitaria. Quando si riprende infatti, tutti sono d’accordo con la proposta di nominare i funzionari, preparare un regolamento attraverso una conferenza di capigruppo e rinviarne l’approvazione al prossimo consiglio comunale.

3) Proposta di approvazione del nuovo statuto di CO.SI.DRA. SpA.

Il Sindaco dà lettura delle modifiche apportate allo Statuto di Co.si.dra SpA, specificando che non sono possibili ulteriori cambiamenti, perché esso è già stato approvato dagli altri Consigli comunali dei Comuni soci e anche una sola variazione comporterebbe il nuovo passaggio dello Statuto in tutti i Comuni. L’obiettivo del cambio di Statuto punta a togliere poteri al Consiglio di Amministrazione (d’ora in poi, CdA) a favore all’Assemblea dei soci, al fine di coinvolgerla, ampliarne le competenza in tutte le deliberazioni presentate nello Statuto (art. 13), come l’acquisto e l’alienazione di immobili, di beni, conferimento di incarichi professionali e consulenze. L’Assemblea dei soci nomina il CdA e il socio presente che ha il maggior numero di azioni nomina il Presidente.

Il nostro consigliere  Roberto Zampoleri pone in evidenza il mancato controllo delle azioni intraprese dal CdA da parte dei Soci; l’obiettivo del CdA era quello di “fare business”, ovvero avere un bilancio in attivo, anche attraverso azioni di aggressione del territorio. Queste mancanze sono imputabili alla Provincia, che, solo sulla base di un articolo apparso sul giornale, e dopo due anni a mezzo dall’insediamento della nuova Amministrazione, si accorge della strana relazione nata fra Cosidra, Abm (ora SbS valorizzazione, privata) e il Comune di Cologno al Serio, ma anche all’Amministrazione colognese, che sembra poco interessata a far luce su interventi che insistono pesantemente sul suo territorio.

La proposta di progettoCologno è quella di accorpare tutte le Società partecipate provinciali in un unico organo superiore di controllo, riducendo di molto gli sprechi: ad esempio si potrebbero chiudere Cosidra e Gesidra,  lasciando che le proprietà ed il servizio vengano gestite direttamente da Uniacque. Le modifiche dello Statuto sono, secondo progettoCologno, inutili, come inutile è Cosidra. Bisogna prendere atto della necessità di ottimizzare le risorse e centralizzare i servizi, recuperando il senso di una politica strategica di gestione del territorio ad ampio respiro e non limitata entro i confini comunali. Il nuovo statuto non risolve le criticità, anzi, e non tutela l’interesse del cittadino perché Cosidra ha come unico scopo il guadagno, anche a scapito del territorio.

Il sindaco Sesani cerca di rispondere con evidenti difficoltà, infatti ammette che la situazione non è chiara nemmeno a lui e saprà qualcosa il 25 novembre, durante l’Assemblea dei soci. Tuttavia, rassicura che, nonostante le iniziali perplessità riguardo l’impianto a biomasse (per cui sono stati spesi 320.000€ in consulenze), alla fine anche Cologno si è dimostrata favorevole per la bontà del progetto sulla comunità.

A questo punto la nostra capogruppo Chiara Drago esprime dubbi sulla capacità di gestire le scelte economiche che riguardano la vita dei cittadini: il sindaco sembra non sapere niente, chi era contrario agli interventi di Cosidra non ha manifestato apertamente il suo dissenso attraverso gli strumenti esistenti. Si ricorda che nel bilancio approvato nel 2009 le consulenze fornite a Cosidra erano già consistenti (200.000 €), ma all’interno dell’Assemblea dei soci nessuno obiettò alcunché. Inoltre, la consigliera Drago sottolinea l’inusualità della cessione di capitale ad un privato (SbS valorizzazione) due giorni prima della nomina del nuovo CdA di Cosidra.

Su quest’ultimo punto interviene l’assessore Legramanti dicendo che le difficoltà economiche della Cosidra hanno posto in secondo piano il benessere del cittadino ed è anche per questo fatto che si è deciso di non confermare il precedente C.d.A. lasciando tra le righe le motivazioni (perdita di vista dell’interesse pubblico?), note solo ai precedenti membri del CdA.

Sulla centrale a biomasse, Legramanti ritiene di essere stato l’unico ad evidenziarne le criticità, in quanto, così come nato, il progetto non avrebbe fatto utili; sulla spinta degli altri membri e della Giunta Bettoni, il quale credeva molto in queste società partecipate, ha però dato infine parere favorevole.

Al termine della discussione i nostri consiglieri dichiarano la propria astensione dal voto poiché, nonostante le modifiche apportate allo Statuto siano positive per il controllo di Cosidra, esse non sono risolutive.

Interpellanze e interrogazioni

ProgettoCologno propone un’interrogazione sulla questione della visita ai cantieri delle opere pubbliche comunali, chiedendo le ragioni politiche del diniego e quindi la posizione definitiva della maggioranza in modo che il gruppo possa esercitare il proprio diritto di autotutela.

Una seconda interrogazione riguarda il progetto di costruzione di un muro di confine, originariamente non previsto, all’interno dell’intervento di realizzazione di un nuovo parco nel centro storico. Si chiede la ragione per cui l’amministrazione non ha rispettato gli obblighi di legge sulla programmazione/realizzazione delle opere pubbliche e il motivo di un cospicuo incremento economico del progetto, pari a 39%, per la sua realizzazione.

Infine, progettoCologno avanza un’interpellanza in merito alle intenzioni circa i lavori presso il centro natatorio, in seguito all’approvazione della deliberazione 121 della Giunta del 3 novembre, che prevede la possibilità di realizzare ulteriori opere, contrariamente a quanto affermato più volte dal sindaco. In particolare, si chiede quali motivi abbiano spinto l’Amministrazione ad apportare modifiche al progetto; quali a negare in modo perentorio in precedenza la possibilità di un’ulteriore negoziazione con la società concessionaria; quali sono state le cause che hanno generato la necessità della considerevole variazione del costo del progetto, ricordando come esso sia già passato dei 5,6 milioni di euro del 2003 agli attuali 9,6 milioni.

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